Jim VK9NS – SK
Una triste notizia ha colpito tutto il mondo radioamatoriale: dal 10 febbraio Jim VK9NS non è più tra noi. Purtroppo non ho mai avuto il piacere e soprattutto l’onore di collegarlo; Jim è stato uno dei più grandi Radioamatori della storia, sia per la sua attività di Dxer e per aver fondato la H.I.DX.A. (Heard Island DX Association).
Ho conosciuto Jim grazie a Maury IZ1CRR, che me ne ha parlato, raccontandomi delle sue molteplici Dxpedition e dalle pagine dei due libri scritti dalla moglie Kirsti VK9NL che che mi ha donato: Heard Island Odessy e QRV- A DXer’s Life for me, nonché dai messaggi di posta elettronica che ci siamo scambiate nel 2006, quando abbiamo avuto un intenso periodo di corrispondenza per l’articolo che le ho dedicato sulle pagine di Radio Rivista, che riporto si seguito.
Bye, bye Jim!

Correva l’anno 1956 quando Kirsti Jenkins frequentava il Trondheim Maritime College in Norvegia ed era una delle due uniche allieve autorizzate ad operare senza la supervisione di un insegnante della stazione dell’istituto LJ2K, quando la sera del 14 febbraio ha sentito il CQ di YU2LA e senza esitazione la sua mano ha iniziato a premere il tasto telegrafico, rispondendo alla chiamata e facendo il suo primo QSO.
In seguito si è diplomata radio operatore navale ed ha trascorso diversi anni a bordo di navi commerciali e petroliere fino al 1963, quando si è trasferita a Norforlk Island, è diventata la Signora Smith, sposando Jim VK9NS, nel 1980 è entrata ufficialmente nell’Ham Radio con l’attuale indicativo VK9NL, da allora ha partecipato a diverse DXpeditions ed ha collezionato un invidiabile numero di nominativi: 5W1DK (Samoa), 9M8NL ( East Malaysia), VK0NL (Heard Island), P29JK (Papua New Guinea) VK9NL/KH1 ( Howland Island), T30NL ( Kiribati), VK9NL/JW (Svalbard), VK9NL/Willis Island.
Questa è in sintesi la storia di Kirsti, poche righe che racchiudono tante interessanti esperienze e come tali meritevoli di essere ricordate e raccontate, grazie alle informazioni che ho tratto da due libri che VK9NL ha scritto e mi ha donato, il primo pubblicato nel 1986, Heard Island Odyssey, nel quale racconta con molta meticolosità le traversie del viaggio e le condizioni primitive vissute negli 11 giorni di soggiorno sull’isola e QRV- A DXer’s Life for me, una collezione di brevi storie ed aneddoti scritti con quel pizzico di ironia che rendono piacevole la lettura e pubblicato nel 1993, due saggi che ritengo non dovrebbero mancare nella libreria di un radioamatore.
Vivere a Norfolk Island è come essere costantemente in DXpedition; infatti i coniugi Smith sono gli unici radioamatori attivi e quindi devono gestire grandiosi pileups ogni volta che accendono la radio, ma nonostante ciò Kirsti ha trovato il tempo per collezionare countries che le hanno fatto guadagnare nel 2001 il ‘DXCC Top of Honor Roll’ sia in CW che in SSB, pur essendo sempre alla ricerca di un QSO in telegrafia con una stazione della Nord Korea, unico paese che non è mai riuscita a mettere a log.
Grande è stata la soddisfazione nel 1987 per aver collegato per primi sia in CW che in fonia un nuovo DXCC e IOTA, la spedizione a Peter 1 Island, grazie alla loro perseveranza e lunghe attese del primo piccolo segnale da quella terra di ghiaccio, mai attivata sino a quel momento e nella quale operavano due cari amici di entrambi, Einar LA1EE e Kaare LA2GV.
Tutti ricordi bellissimi vissuti in oltre un quarto di secolo di un’intensa attività di YL, ma per Kirsti l’esperienza passata con la DXpedition a Heard Island nel 1983 rimane la più importante, quella a cui è più legata e le ha lasciato quasi un senso di irrealtà e sebbene questa avventura sia stata a suo tempo raccontata da TV commerciali, in articoli di vari periodici di associazioni radioamatoriali e persino l’Australian Geographic Magazine le ha dedicato ampio spazio, ha voluto dedicarle un libro, scritto soprattutto per la gente comune, in modo che possano comprendere al meglio lo scopo finale di una spedizione radioamatoriale.
Una lunga preparazione che si è protratta per oltre tre anni, iniziata innanzitutto con le autorizzazioni che Jim ha richiesto alle autorità Australiane, recandosi personalmente a Camberra e contribuendo a far sì che venisse redatto un piano di regole che non fossero valide solamente per l’associazione fondata dai coniugi Smith per l’evento, la H.I.DX.A. (Heard Island DX Association), bensì potessero rimanere tali nel tempo, per permettere in futuro altre DXpeditions in VK0/H.
A questa spedizione hanno preso parte anche alcuni scienziati dell’Università New England di Armidale, del Dipartimento dell’Agricultura di Victoria, un ornitologo ed un geologo, oltre a due documentaristi di Sidney, un giornalista ed un cameraman ed un gruppo composto da quattro alpinisti austriaci ed uno australiano interessati alla scalata del Big Ben, che hanno tutti contribuito a sostenere gli alti costi del viaggio, una vera e propria odissea a bordo della baleniera Cheynes II, costruita nel 1947..
Sull’isola “alloggiarono” nell’area attorno ad Atlas Cove, in due baracche metalliche, ormai ruggini ed in rovina, utilizzate tra il 1947 ed il 1955 da alcuni scienziati francesi.
Impresa molto ardua è stata quelle di installare le varie antenne, in quanto il terreno di roccia vulcanica impediva qualsiasi tipo di ancoraggio, ma questo non ha impedito d’innalzare quello che chiamavano “il mostro” la Minooka Special, un’antenna verticale per i 160 mt.
La sera stessa del loro arrivo sull’isola, il 5 febbraio 1983, VK0JS ha messo a log il primo QSO con ZS6IW; per una curiosa coincidenza, questa stazione del Sudafrica aveva già lavorato tutti i DXCC meno uno, e non poteva credere di essere il primo OM a collegare la DXpedition del country che gli mancava!
Migliaia sono stati i QSO da Heard Island, fatti in condizioni di lavoro e di vita miserabili dal team VK0JS, (composto dagli operatori Jim VK9NS, Bob WA8MOA, Walter OE1LO e SoJo, VK0SJ) e da VK0NL Kirsti, prima YL, orgogliosa sia di essersi portata il suo vecchio tasto verticale (nonostante le ilazioni dei compagni) in quanto era l’unico modo per poter operare in CW in simili condizioni, sia per l’aver preso parte ad una DXpedition che per prima ha operato da quell’isola in RTTY, sperimentato le comunicazioni via satellite ed in 6 mt., sebbene la propagazione non ha dato loro una mano in questa banda.
Anche il viaggio di ritorno sulla Cheynes II si è trasformata in una seconda odissea, dove tutti si sono dovuti improvvisare marinai, hanno dovuto far fronte a mancanza di cibo e di acqua; alla fine Jim ha voluto fare una sorta di statistica riassuntiva di questa traversata: 2.242 miglia nautiche da Heard Island ad Albany W.A. in 27 giorni, 855 miglia nautiche delle quali percorse in 368 ore alla “velocità” media di 2,32 nodi, per mancanza di carburante.
Una triste notizia ha colpito tutto il mondo radioamatoriale: dal 10 febbraio Jim VK9NS non è più tra noi. Purtroppo non ho mai avuto il piacere e soprattutto l’onore di collegarlo; Jim è stato uno dei più grandi Radioamatori della storia, sia per la sua attività di Dxer e per aver fondato la H.I.DX.A. (Heard Island DX Association).
Ho conosciuto Jim grazie a Maury IZ1CRR, che me ne ha parlato, raccontandomi delle sue molteplici Dxpedition e dalle pagine dei due libri scritti dalla moglie Kirsti VK9NL che che mi ha donato: Heard Island Odessy e QRV- A DXer’s Life for me, nonché dai messaggi di posta elettronica che ci siamo scambiate nel 2006, quando abbiamo avuto un intenso periodo di corrispondenza per l’articolo che le ho dedicato sulle pagine di Radio Rivista, che riporto si seguito.
Bye, bye Jim!

Correva l’anno 1956 quando Kirsti Jenkins frequentava il Trondheim Maritime College in Norvegia ed era una delle due uniche allieve autorizzate ad operare senza la supervisione di un insegnante della stazione dell’istituto LJ2K, quando la sera del 14 febbraio ha sentito il CQ di YU2LA e senza esitazione la sua mano ha iniziato a premere il tasto telegrafico, rispondendo alla chiamata e facendo il suo primo QSO.
In seguito si è diplomata radio operatore navale ed ha trascorso diversi anni a bordo di navi commerciali e petroliere fino al 1963, quando si è trasferita a Norforlk Island, è diventata la Signora Smith, sposando Jim VK9NS, nel 1980 è entrata ufficialmente nell’Ham Radio con l’attuale indicativo VK9NL, da allora ha partecipato a diverse DXpeditions ed ha collezionato un invidiabile numero di nominativi: 5W1DK (Samoa), 9M8NL ( East Malaysia), VK0NL (Heard Island), P29JK (Papua New Guinea) VK9NL/KH1 ( Howland Island), T30NL ( Kiribati), VK9NL/JW (Svalbard), VK9NL/Willis Island.
Questa è in sintesi la storia di Kirsti, poche righe che racchiudono tante interessanti esperienze e come tali meritevoli di essere ricordate e raccontate, grazie alle informazioni che ho tratto da due libri che VK9NL ha scritto e mi ha donato, il primo pubblicato nel 1986, Heard Island Odyssey, nel quale racconta con molta meticolosità le traversie del viaggio e le condizioni primitive vissute negli 11 giorni di soggiorno sull’isola e QRV- A DXer’s Life for me, una collezione di brevi storie ed aneddoti scritti con quel pizzico di ironia che rendono piacevole la lettura e pubblicato nel 1993, due saggi che ritengo non dovrebbero mancare nella libreria di un radioamatore.
Vivere a Norfolk Island è come essere costantemente in DXpedition; infatti i coniugi Smith sono gli unici radioamatori attivi e quindi devono gestire grandiosi pileups ogni volta che accendono la radio, ma nonostante ciò Kirsti ha trovato il tempo per collezionare countries che le hanno fatto guadagnare nel 2001 il ‘DXCC Top of Honor Roll’ sia in CW che in SSB, pur essendo sempre alla ricerca di un QSO in telegrafia con una stazione della Nord Korea, unico paese che non è mai riuscita a mettere a log.
Grande è stata la soddisfazione nel 1987 per aver collegato per primi sia in CW che in fonia un nuovo DXCC e IOTA, la spedizione a Peter 1 Island, grazie alla loro perseveranza e lunghe attese del primo piccolo segnale da quella terra di ghiaccio, mai attivata sino a quel momento e nella quale operavano due cari amici di entrambi, Einar LA1EE e Kaare LA2GV.
Tutti ricordi bellissimi vissuti in oltre un quarto di secolo di un’intensa attività di YL, ma per Kirsti l’esperienza passata con la DXpedition a Heard Island nel 1983 rimane la più importante, quella a cui è più legata e le ha lasciato quasi un senso di irrealtà e sebbene questa avventura sia stata a suo tempo raccontata da TV commerciali, in articoli di vari periodici di associazioni radioamatoriali e persino l’Australian Geographic Magazine le ha dedicato ampio spazio, ha voluto dedicarle un libro, scritto soprattutto per la gente comune, in modo che possano comprendere al meglio lo scopo finale di una spedizione radioamatoriale.
Una lunga preparazione che si è protratta per oltre tre anni, iniziata innanzitutto con le autorizzazioni che Jim ha richiesto alle autorità Australiane, recandosi personalmente a Camberra e contribuendo a far sì che venisse redatto un piano di regole che non fossero valide solamente per l’associazione fondata dai coniugi Smith per l’evento, la H.I.DX.A. (Heard Island DX Association), bensì potessero rimanere tali nel tempo, per permettere in futuro altre DXpeditions in VK0/H.
A questa spedizione hanno preso parte anche alcuni scienziati dell’Università New England di Armidale, del Dipartimento dell’Agricultura di Victoria, un ornitologo ed un geologo, oltre a due documentaristi di Sidney, un giornalista ed un cameraman ed un gruppo composto da quattro alpinisti austriaci ed uno australiano interessati alla scalata del Big Ben, che hanno tutti contribuito a sostenere gli alti costi del viaggio, una vera e propria odissea a bordo della baleniera Cheynes II, costruita nel 1947..
Sull’isola “alloggiarono” nell’area attorno ad Atlas Cove, in due baracche metalliche, ormai ruggini ed in rovina, utilizzate tra il 1947 ed il 1955 da alcuni scienziati francesi.
Impresa molto ardua è stata quelle di installare le varie antenne, in quanto il terreno di roccia vulcanica impediva qualsiasi tipo di ancoraggio, ma questo non ha impedito d’innalzare quello che chiamavano “il mostro” la Minooka Special, un’antenna verticale per i 160 mt.
La sera stessa del loro arrivo sull’isola, il 5 febbraio 1983, VK0JS ha messo a log il primo QSO con ZS6IW; per una curiosa coincidenza, questa stazione del Sudafrica aveva già lavorato tutti i DXCC meno uno, e non poteva credere di essere il primo OM a collegare la DXpedition del country che gli mancava!
Migliaia sono stati i QSO da Heard Island, fatti in condizioni di lavoro e di vita miserabili dal team VK0JS, (composto dagli operatori Jim VK9NS, Bob WA8MOA, Walter OE1LO e SoJo, VK0SJ) e da VK0NL Kirsti, prima YL, orgogliosa sia di essersi portata il suo vecchio tasto verticale (nonostante le ilazioni dei compagni) in quanto era l’unico modo per poter operare in CW in simili condizioni, sia per l’aver preso parte ad una DXpedition che per prima ha operato da quell’isola in RTTY, sperimentato le comunicazioni via satellite ed in 6 mt., sebbene la propagazione non ha dato loro una mano in questa banda.
Anche il viaggio di ritorno sulla Cheynes II si è trasformata in una seconda odissea, dove tutti si sono dovuti improvvisare marinai, hanno dovuto far fronte a mancanza di cibo e di acqua; alla fine Jim ha voluto fare una sorta di statistica riassuntiva di questa traversata: 2.242 miglia nautiche da Heard Island ad Albany W.A. in 27 giorni, 855 miglia nautiche delle quali percorse in 368 ore alla “velocità” media di 2,32 nodi, per mancanza di carburante.